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Immagine del redattoreElia Cristofoli

UTÒPIA - Cenni di ispirazione II

Aggiornamento: 25 nov 2021

«Vivo o morto tu verrai con me»Robocop.

Rieccomi con altri tre film succulenti che hanno, in modo più o meno subliminale, contribuito all'immaginario utòpico che sto realizzando nel mio futuro graphic novel, Utòpia appunto. Anche stavolta, proprio come nel primo articolo, si tratta di tre film completamente diversi tra loro, ma con qualcosa in comune, la distopia, vale a dire ciò in cui sovente si trasforma un'utopia. 😕



Film n.1

Robocop 2


Frank Miller
Frank Miller

Paul Verhoeven diresse il primo Robocop nel lontano 1987. Ebbe un discreto successo, perché la fantascienza è sempre una figata, soprattutto se ci sono i robot. Parola di nerd 😎 – naturalmente solo io posso darmi del nerd 😑.

Ma a parer mio, nel primo film mancava qualcosa. Qualcosa che non mancò affatto nel secondo, uscito nel 1990 e diretto da Irvin Kershner (tra l'altro, regista de L'Impero Colpisce Ancora del 1980). Ciò di cui parlo è di una sceneggiatura solida, con una storia davvero incisiva e dura. Qualcosa che solo Frank Miller poteva offrire. Ricordate V For Vendetta nell'articolo scorso? Vi accennavo di Alan Moore, autore britannico pluripremiato, anarchico e visionario. Ebbene, Frank Miller rappresenta un po' la sua nemesi americana. Anche Miller è un autore anarchico, ma con velature profondamente fasciste, per così dire. Nel senso che le sue storie sono sempre intrise di parole chiave come disciplina, autorità, giustizia.

Avete mai visto i due Sin City di Rodriguez? Ebbene, sono entrambi tratti dai fumetti di Miller. Avete presente la trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan? Quelli con Heath Ledger (RIP) nei panni del Joker, Tom Hardy come Bane e Christian Bale come Batman? Ebbene, senza il meraviglioso fumetto Il Ritorno del Cavaliere Oscuro del 1986, scritto e disegnato da Frank Miller, Nolan non avrebbe mai realizzato quei tre capolavori del cinema contemporaneo. E con ogni probabilità, Heath Ledger non sarebbe mai entrato così a fondo nella parte del Joker fino a confondere la realtà con la fantasia e infine togliersi la vita. È un'ipotesi plausibile. 😐


Miller ha una scrittura così cruda, così vivida, e così reale, da portarti progressivamente a dubitare dei tuoi principi morali. Non esistono buoni o cattivi nelle sue storie. Sono tutti al tempo stesso buoni e cattivi, e questo rende sempre molto complicato stabilire da che parte stare. La copertina del fumetto Il Ritorno Del Cavaliere Oscuro, per esempio, vede un Batman librarsi su Gotham affiancato da Robin, e sarebbe tutto normale se quel Robin non fosse una ragazzina di 12 anni... 😐

In Robocop 2 la dicotomia è molto insistente. Il poliziotto Murphy, mezzo uomo e mezzo robot, è intrappolato nella sua stessa armatura, che lo porta ad abusare del suo potere, ma al tempo stesso di soffrire le pene dei ricordi che affiorano. Lo spacciatore minorenne Hob è spietatissimo, ma (ALLERTA SPOILER) quando muore fa un sacco pena, perché era solo un bambino. Ma la cosa più straordinaria, nonché firma distintiva di Miller (e presente anche nel fumetto del Cavaliere Oscuro sopracitato), è la tv, con tutti gli spot estremi pensati per disturbare lo spettatore, e che sottolineano il livello di degrado e di cinismo che potrebbe raggiungere la nostra società se si ostina di quel passo. Inutile dire che, a distanza di 31 anni, quel degrado e quel cinismo sono stati puntualmente raggiunti, qualora non addirittura superati... 😎

Lo straordinario Peter Weller nei panni di Robocop
Lo straordinario Peter Weller nei panni di Robocop

PS: Robocop 3 (1993) ed il rebot del 2014 sono delle porcate in confronto a Robocop 2.



Film n.2

Orwell 1984

Odio questo film! 😡

Lo odio perché odio il libro di George Orwell.

Lo odio perché fa paura. E fa paura ancora più oggi, con i diritti civili limitati per via della pandemia, con la propaganda che martella incessantemente su tutti i media, insistendo con morti, contagi, possibili scenari, zone rosse eccetera... 😓

È sempre per il nostro bene che fanno del loro peggio. (Autocitazione)

Non credo che 1984 necessiti di presentazioni. Avrete certamente letto il libro, e se non lo avete fatto, potete vedervi il film, fedele pagina per pagina. Pensate che alcune scene sono addirittura state girate nel giorno in cui si svolgevano nel libro. Robe da matti! 😂

E Michael Radford si adoperò affinché il suo film uscisse nelle sale proprio nello stesso anno del titolo (il libro fu scritto nel 1948). E per approfittare del clima antisovietico, in quello stesso anno, Steve Jobs lanciò il primo Macintosh con uno spot proprio in stile Orwell, dove un Grande Fratello parla a un pubblico vuoto, ipnotizzato, obbediente e disumanizzato. E poi giunge un'atleta correndo con un martello, che scaglia contro il monitor, risvegliando le coscienze. Lo spot si chiude con un claim che dice qualcosa del tipo: affinché il 1984 non sia quel 1984. 🤯

Capitalismo 1 - Comunismo 0.



Film n.3

L'esercito delle 12 scimmie

Terry Gilliam – citato nello scorso articolo a proposito dell'origine del termine «spam» – è senza dubbio uno dei miei registi preferiti. Ero indeciso se parlare de L'Esercito delle 12 Scimmie (1995) o di Brazil (1985), due film con cui sono cresciuto. Alla fine ho optato per il primo, forse per via del cast, che vanta un Bruce Willis strafatto di viaggi temporali e un Brad Pitt nella parte che più gli si confà, quella del pazzo. 😂

Dal punto di vista narrativo, soprattutto dal lato distopico, ha degli spunti davvero geniali. Si parla anche qui di virus, di una guerra batteriologica, in una chiave post-apocalittica, dove l'umanità è costretta a vivere sottoterra perché la superficie è completamente contaminata.

Adoro la regia di questo film, con grandangoli fuori asse e riprese vorticose, in grado di disorientare lo spettatore e di fargli provare le stesse psicosi dei protagonisti. Mi sono ispirato molto a questo tipo di inquadrature in Utòpia... 😎


Anche per oggi, basta così, spero vi siate divertiti in questa breve lettura e di avervi incuriositi a sufficienza. Altre perle vi aspettano nel prossimo post di questa campagna di pre-promozione di Utòpia.

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Con affetto,

Elia.

Utòpia © Elia Cristofoli 2020
Utòpia © Elia Cristofoli 2020

PS – Questo è un timelapse mentre realizzo da zero alcune architetture grigie e cupe che vanno a formare le ambientazioni del graphic novel.


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