La bestemmia in Italia
In Italia, col termine «bestemmia» si tende a indicare una forma di ingiuria, al cui soggetto, «Dio», seguono o precedono appellativi di varia natura, sovente di stampo faunistico, più o meno offensivi. Ad esempio, se a «Dio» segue (o precede) l'appellativo «cane», allora l'imprecazione viene percepita come bestemmia. Differente è se a «Dio» segue (o precede) l'appellativo «gatto», che può suonare alquanto coccoloso.
Al di là di tutto, questo genere di ingiurie appartengono a un retaggio storico culturale le cui radici si perdono nell'Antichità. Non a caso, anche i Romani maledivano questo o quel dio, in total tranquillity. Molte ingiurie, o meglio empietà, compaiono tutt'oggi anche sui graffiti di Pompei, nonché in diversi scritti e ritrovamenti. Ma nessun romano di allora si sconcertava per le offese recate agli dei, poiché venivano ritenute una questione personale fra Tizio-Caio-Sempronio e la divinità di turno. Gli antichi Romani, e così gli antichi Greci, riconoscevano che sfogare la propria ira contro qualcuno, o qualcosa, che consideriamo superiore a noi, fa parte della natura umana. D'altra parte, potevi fare una brutta fine se non sacrificavi un capretto durante certe ricorrenze statali...
La bestemmia nella Bibbia
Nella Bibbia sta scritto «non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio.» (Esodo, 20-7), o nella sua forma più contratta «non nominare il nome di Dio invano», il secondo comandamento per i cattolici. Ecco, la parola chiave è «il nome di Dio». Ma il nome di Dio non è «Dio», che è solo una generica denominazione, bensì Yahweh, la divinità che il popolo ebraico scelse di seguire come proprio unico dio. Così sta scritto nelle «Sacre Scritture».
Eppure, da veneto, posso affermare di non aver mai udito un mio conterraneo ingiuriare direttamente Yahweh, ma sempre e solo contro il generico sostantivo «dio». Ergo, tecnicamente non si stratta di bestemmia, ma solo di linguaggio gretto e atavico. La Bibbia non parla di bestemmia in questi termini, dice semplicemente di non nominare quel nome, Yahweh, a sproposito. Mentre la bestemmia, quella vera, quella che manda Yahweh su tutte le furie, è ben altra cosa, vale a dire smettere di seguire Yahweh, ripudiarlo, o peggio, idolatrare altri Elohim suoi rivali. O almeno così sta scritto nell'Antico Testamento, ossia la prima parte della Bibbia, che corrisponde più o meno alla Bibbia degli Ebrei (Torah). Il Nuovo Testamento, invece – lo ricordo ai digiuni di religione – è una cosa tutta cristiana e racconta infatti la storia di Gesù Cristo, al quale gli Ebrei non credono, e pertanto non presente nella loro Bibbia.
In ogni caso, mi vengono i brividi se penso a come un libro, scritto migliaia di anni fa, possa esercitare tutt'oggi un tale potere sull'intero pianeta.
YAHWEH
Comunque stiano le cose, vero o non vero, credenti o atei che siate, suggerisco di andarci piano con Yahweh. Perché prima del suo "reboot post-Gesù", per così dire, in cui viene dipinto come un dio amorevole e compassionevole, Yahweh veniva raffigurato come un Elohim (o Anunnaki in sumero) iracondo, estremamente geloso e permaloso, e non era difficile fargli salire i cinque minuti. Basti pensare che ha fatto fare le peggio cose ai suoi seguaci, tra omicidi, guerre di conquista e stupri di massa, per poi infine sterminarli tutti con un diluvio di proporzioni universali...
Sarà, ma ho un altro concetto di amorevole e compassionevole.
Sia quel che sia, L'Antico Testamento resta il mio preferito, quello Nuovo, quello di Gesù per capirci, è troppo hippie per i miei gusti. 😅
La bestemmia per gli stranieri
Ciononostante, gli Italiani continuano a confondere la bestemmia con l'ingiuria. Eppure, alle orecchie degli stranieri, quelle che noi definiamo bestemmie suonano solo come strane imprecazioni, probabilmente stupide, senza senso e prive di offesa religiosa. Ad esempio, gli Americani, che come sappiamo non scherzano col cristianesimo, imprecano quotidianamente. L'espressione «Jesus Fu**in' Christ» si trova all'ordine del giorno nei film, nei videogame, sui libri. In Italia viene spesso tradotto con «Christo Santo», o «porca di quella puttana», ma non per motivi religiosi – beh, sì, anche – ma più che altro perché è un tipo di imprecazione usata in contesti di stupore, nei quali esclameremmo qualcosa del tipo «Cristo Santo» appunto, o un più volgare «porca di quella puttana». L'emozione che deve suscitare è «che figata», o «e la Madooonna» del mitologico Pozzetto, che tutt'oggi circola sotto forma di GIF o meme. Solo che gli Americani dicono «Jesus Fu**in' Christ». Che ci volete fare, sono 'Merigani...
Anunnatrix, il romanzo
Vi piacciono le storie bibliche? E la fantascienza? Se alle due domande avete risposto sì, allora dovreste leggere Anunnatrix: Operazione Diluvio, il mio ultimo romanzo archeo-fantascientifico, o fanta-biblico, non saprei, nel quale racconto come Yahweh dichiarò guerra agli Antichi Anunnaki, suoi pari, per assumere il potere assoluto e imporsi definitivamente come solo e unico dio della Mesopotamia. Ma gli Antichi mangiano la foglia e inviano il generale Mi-Ka-El e i suoi Arcangeli, squadra d'assalto delle forze armate, a catturare l'Elohim sovversivo, preferibilmente vivo. Nel frattempo, Nadina, una giovane ragazza della Galilea, fugge dalla polizia segreta, con l'obbiettivo di ricongiungersi col suo amore, Eliyahu, che Yahweh ha trasformato in un'arma letale, Adam Qadmon. E poi, beh, e poi ci sono gli Djinn, i miei preferiti, che ho fuso coi rettiliani, in modo da dare adito alle leggende pre-islamiche che li raffiguravano come esseri misteriosi e serpentiformi. Riusciranno gli Arcangeli e una giovane mortale a placare la furia di Yahweh? Per scoprirlo, clicca sul libro:
Visita il sito dedicato: CLICCA QUI
Acquista una copia dal sito della casa editrice: CLICCA QUI
Acquista una copia su Amazon: CLICCA QUI
Acquista una copia su LaFeltrinelli: CLICCA QUI
Acquista una copia su IBS: CLICCA QUI
Acquista una copia su Bookdealer: CLICCA QUI
Ascolta gratuitamente il Podcast su Spotify: CLICCA QUI
Ascolta gratuitamente il Podcast su YouTube: CLICCA QUI