Chi sono i Visitatori?
I Millennials se li ricordano bene. I Visitors debuttarono sul piccolo schermo nel 1984 – grande annata per la fantascienza – e fu un successo planetario. La serie racconta di un'invasione aliena da parte dei Visitatori, appunto, come vengono chiamati. A primo acchito, sembrano umani in tutto e per tutto, dopodiché si scopre che in realtà la loro è solo una copertura, un camuffamento ben congegnato con lo scopo di nascondere le loro vere fattezze. Si tratta infatti di umanoidi dalla pelle verde e squamosa, che si nutrono di animaletti vivi, preferibilmente topi, tra i quali si contraddistingue la geniale e sadica Diana, di cui vi lascio una GIF già presente nella piattaforma da cui scrivo:
Il complotto rettiliano
Nonostante il successo planetario, la serie subì un leggero calo di ascolti, e i produttori poco lungimiranti decisero di cancellarla dopo appena una ventina di episodi. Questo contribuì inaspettatamente ad alimentare la più celebre le teorie della cospirazione degli ultimi quarant'anni, quella sui rettiliani.
Secondo questa "tesi" – e ricordo che molta gente ci crede per davvero, pertanto merita lo stesso rispetto di chi crede a Gesù, alla reincarnazione e a tutto il resto – il mondo sarebbe in mano a questi alieni, i quali, camuffati da umani, occuperebbero ruoli chiave nella politica e nelle multinazionali. Un classico.
I video di avvistamenti rettiliani si sprecano sui social media, dai quali ogni giorno nascono migliaia di profili che trattano tematiche rettiliane o aliene in generale, con slogan del tipo «non ce lo dicono», «ci nascondono la verità», «ecco le prove», eccetera. Per come al vedo io, nessuno sa niente di niente, ma tutti pretendono di avere la verità in mano e la sbandierano con fierezza al mondo.
Ciononostante, non nego il fascino che esercita anche su di me la teoria della cospirazione rettiliana. Ma rimane solo questo, una teoria. E al di là di ogni speculazione, occorre ammettere che si tratta di una teoria tanto impossibile da dimostrare, quanto di smentirla.
Gli Djinn
Gli Djinn (o Jinn, o Ginn, etc.) sono molte cose, a seconda dell'epoca e del contesto. Nella cultura pre-islamica venivano rappresentati come esseri sovrannaturali, perlopiù malvagi, dalle fattezze serpentiformi. Nel corso dell'islamizzazione del Medio Oriente, gli Djinn sono stati progressivamente declassati a geni (l'assonanza del nome è inevitabile), come quello della lampada di Aladino, per intenderci, quindi esseri sovrannaturali, più o meno dispettosi, ma col potere di esaudire i desideri. Per quanto riguarda gli ultimi anni, gli Djinn sono stati sempre più associati a quei «demoni interiori» che tutti coviamo nel nostro Io.
Un esempio si trova in Assassin's Creed Mirage, ambientato nella Bagdad del IX Secolo, il cui protagonista, Basim, viene tormentato da un mostruoso Djinn che lo assale durante il sonno, come allegoria di un passato/futuro al quale non può sfuggire.
Nell'acclamata serie American Gods, uno dei personaggi è uno Djinn, e giusto per non sbagliarsi, il buon vecchio Neil Gaiman l'ha chiamato proprio Jinn. Dopodiché, potrei citarvi Djinn, del 2004, di Tob Hopper (quello di Non Aprite Quella Porta), o Jinn, del 2014, e ancora The Djinn, del 2021 e così via, in un'interminabile lista di film, serie tv e libri. Questo perché gli Djinn, esattamente come i demoni della mitologia cristiana, godono di grande popolarità, soprattutto presso il Medio Oriente, l'Asia Occidentale e gli Stati Uniti, dove i racconti su di essi si perdono nella notte dei tempi (me la cavo sempre con questa frase).
Davor
In Anunnatrix: Operazione Diluvio gli Djinn sono una fusione tra i rettiliani e i mitologici grigi (i classici alieni con testa triangolare e grandi occhi a mandorla). Si tratta di una specie che vive sulla Terra, o meglio all'interno della Terra, da migliaia di anni. Dapprima, i popoli della Mesopotamia sapevano della loro esistenza, e seppur con non poche difficoltà, in una maniera o nell'altra ci convivevano. Ma col passare dei secoli, gli avvistamenti si facevano sempre più radi, sinché gli Djinn divennero le leggende di cui sopra.
Davor è il coprotagonista Djinn del romanzo. Si tratta di un ricognitore al servizio di Geenna, regina degli Djinn, gigantesca e colossale. Ha il compito di raccogliere informazioni dalla superficie e, se possibile, mantenere la pace tra le specie. Ciononostante, il piano eversivo di Yahweh includerà anche gli Djinn, trasformandoli in creature fameliche e assetate di sangue...
Ma mica vi posso spoilerare tutto! Per approfondire questi meravigliosi temi tra spiritualità, storia e fantascienza, vi suggerisco di investire 20 Euro nell'acquisto di questo incredibile romanzo illustrato.
Ossequi.
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